L'integrazione passa anche attraverso la TV

Le differenze tra Italia e Germania sono parecchie, in diversi ambiti, ma, oggi voglio confrontare i palinsesti televisivi. Già, perché da quando sono qua, mi ritaglio qualche ora al giorno per guardare la TV, non solo per curiosità ma soprattutto per imparare più rapidamente la lingua. Si sa che, ascoltare tante conversazioni aiuta la memoria ad immagazzinare e memorizzare velocemente lessico e terminologia. Ed è anche un valido aiuto per migliorare la pronuncia. 
 Il tedesco è una lingua piuttosto ostica ed io non ho tanta voglia di studiare e oltretutto l'età non mi aiuta. Ho quasi 34 anni e la mia memoria è satura di nozioni, dati e informazioni acquisite durante l'Università... insomma non ho più la memoria di dieci anni fa!
Perció, affianco allo studio tradizionale un po' di televisione. Così, facendo una panoramica fra i vari canali, ho immediatamente prescelto il mio preferito: il canale 9, il cui nome latino "Vox", che significa "voce", mi è apparso subito familiare. Avendo fatto il liceo classico, il latino mi ha accompagnato, nel bene e nel male, per 5 anni della mia vita. Come dimenticarlo?!
Così, sono spesso sintonizzata su Vox, dove trasmettono dei programmi leggeri ma molto carini, nulla di eccezionale ma utili per avere uno spaccato della vita sociale tedesca. Infatti, grazie al palinsesto di Vox, entro nelle case, nelle cucine e nelle vite dei miei nuovi compaesani e così imparo il loro modo di pensare, di vestire, di cucinare, di arredare la casa, di educare i figli e di addestrare gli animali domestici. Tutto mi è utile, in questa fase iniziale della mia integrazione. E certamente, la televisione è il mezzo di comunicazione più immediato, diretto e nazional-popolare, che mi consente di osservare, da attenta spettatrice, le differenze e i punti in comune fra due culture così distanti. Mi diletto a mettere a confronto le nostre abitudini con le loro. E questo genere di programmi è perfetto per effettuare indagini antropologiche e sociologiche di tipo spicciolo. Ad esempio, c'è un programma tutto dedicato allo shopping, in cui manca il tradizionale presentatore televisivo ma al suo posto si sente una generica voce parlante che introduce le concorrenti, che si sfidano ad una lotta allo shopping sfrenato. Su indicazione di un famoso stilista berlinese, le amanti dello shopping hanno 4 ore di tempo per comprare un outfit completo di accessori, trucco e parrucco, con il budget fisso di 500 euro. Scopo del gioco è aggiudicarsi il punteggio maggiore e quindi il titolo di "regina dello shopping", grazie alla somma dei voti delle altre concorrenti e del voto finale dello stilista. Lo spettacolo è davvero divertente, perché il tempo scorre rapidamente, mettendo fretta ed ansia alle agguerrite sfidanti, che non demordono neanche davanti alle più bizzarre disavventure. Il bello del programma è entrare nelle case delle concorrenti e poter osservare da vicino come vivono, come si vestono, cosa comprano, come si truccano e acconciano i capelli, che stile seguono, per concludere che, alla fine della fiera, noi donne non siamo poi così diverse, sia ad oriente che ad occidente, lo shopping si conferma l'hobby più divertente!!!
Da italiana, non posso fare a meno di gioire quando vedo che le tedesche più fashion sfoggiano con orgoglio borse, scarpe e vestiti costosissimi rigorosamente Made in Italy. Apprezzo con piacere che i nostri stilisti sono conosciuti ed amati anche qui da chi ha buon gusto. La moda è italiana ed io ne sono orgogliosa e me ne vanto, perché è giusto e doveroso riconoscere i pregi del nostro bellissimo Paese.
Chi ama la moda questo lo sa bene e per essere eleganti non si può fare a meno di indossare un capo italiano. Qui, negozi d'abbigliamento ce ne sono tanti, ma di classe pochi. Le grandi firme sono presenti solo nelle città più importanti.
Ma, parlando di programmi televisivi, questo dedicato allo shopping è certamente il mio preferito. Poi, ci sono altri programmi carini dedicati ai matrimoni, agli alberghi, all'acquisto di case o alla cucina. Meritevole di attenzione è anche un programma, che va in onda sempre sulla stessa rete, con la stessa formula vincente, in cui si sfidano ai fornelli 5 concorrenti appassionati di cucina. Ogni sera cucina un concorrente diverso nella propria casa e gli altri dopo aver cenato gli danno il voto. Alla fine della settimana, viene decretato il vincitore, cioè colui o colei che ha cucinato meglio aggiudicandosi la maggioranza dei voti. Trasmissione simpatica perché si imparano tante ricette locali. La particolarità che balza agli occhi è l'assenza di conduttori, a differenza della TV italiana, in cui i conduttori regnano sovrani, a volte risultando veramente antipatici e pesanti. Potremmo anche noi fare a meno di tanti conduttori... peraltro eccessivamente costosi! In un periodo di crisi, come questo, sarebbe utile fare spending review, incominciando a tagliare costi inutili. Tanto se la trasmissione è vincente lo è indipendentemente dal presentatore. La TV tedesca docet!
Non saprei dire, quale delle due Tv sia la migliore, ma certamente apprezzo che in quella tedesca si dia meno spazio alla cronaca nera e a programmi di intrattenimento tanto frivoli quanto stupidi. Qui c'è poco pettegolezzo, molto meno inutile gossip rispetto all'Italia. I nostri salotti del pomeriggio o della domenica qui non esistono e per me è un bene! C'è molta meno pubblicità che in Italia, ma in compenso più film, documentari e programmi di cultura, arte e teatro. Pochi, per mia fortuna, sono pure i reality show. Insomma, nel complesso, la TV tedesca mi sembra offrire più qualità, sebbene qui il canone sia notevolmente più salato di quello italiano. Infatti, il canone radiotelevisivo si aggira intorno ai 17 euro al mese e viene direttamente prelevato dal conto corrente!
Pertanto, nonostante il costo del canone, pollice in su' per la TV tedesca, specialmente per il suo importante contributo al mio apprendimento della loro mentalità e del loro modo di vivere.
Dopotutto, l'integrazione passa anche attraverso i mezzi di comunicazione di massa, tra cui in modo particolare, spicca la televisione. Non si integrerà mai completamente l'italiano che continuerà a guardare solo la TV italiana!

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