Un popolo amico dell'ambiente

In tedesco, ambiente si dice "Umwelt", e dopo sei mesi di mia permanenza qui, posso affermare, con cognizione di causa, che i tedeschi sono un popolo "umweltfreundlich", sarebbe a dire ecologico, amico dell'ambiente. E per ambiente, qui intendo l'ambiente in senso prettamente ecologico, ossia quella preziosa eredità di valore inestimabile che noi essere umani abbiamo ereditato e che dovremmo proteggere con tutte le nostre risorse.
Il problema ambientale è particolarmente avvertito in Germania, per questo il livello d'attenzione alle questioni ambientali è massimo. La sensibilità ecologica è notevolmente sviluppata nel tedesco medio. Molti conducono uno stile di vita c.d. "umweltbewusst", cioè consapevole delle problematiche legate alla tutela dell'ambiente.
I tedeschi, in genere, sono molto attenti a fare la raccolta differenziata, ad evitare inutili sprechi di energia, sono parsimoniosi nell'utilizzare l'acqua, prediligono prodotti a basso impatto ambientale, mantengono puliti gli spazi comuni, preservano la bellezza della natura, investono nella manutenzione dei parchi e del verde pubblico,  si spostano a piedi o con la bicicletta o altri mezzi di trasporto ecologici come pattini, monopattini e skateboards. In giro si vedono automobili elettriche e numerose biciclette anche perché proprio da Koblenz passa la pista ciclabile più bella e lunga della Germania. I marciapiedi sono divisi in due parti perché una di queste è dedicata esclusivamente alle due ruote. Infatti, quanti non sono abituati devono stare attenti a non invadere la pista ciclabile, individuabile soltanto da un colore diverso, altrimenti rischiano di essere travolti! Quando, invece, i tedeschi usano l'automobile, davanti al semaforo rosso, spengono sempre il motore per non inquinare inutilmente. Queste sono solo alcune buone abitudini tedesche che bisognerebbe esportare in altre parti del mondo. Potrei citare tante altre iniziative ambientaliste, ma ne dimenticherei sempre qualcuna. Ad esempio, una fra tutte molto intelligente è il riciclo delle bottiglie di plastica e di vetro, comprese le lattine. Ogni supermercato possiede delle macchinette automatiche fatte apposta per raccogliere le bottiglie e le lattine, da destinare al riciclo. Basta inserire le bottiglie dentro la macchinetta che quest'ultima le inghiotte e rilascia un ticket con il corrispettivo in denaro da riscuotere alla cassa. Così la gente invece di buttare via le bottiglie, viene incentivata a raccoglierle recuperandone il prezzo. Per questo, in strada si vedono persone che cercano nei cestini della spazzatura bottiglie vuote da portare al supermercato per scambiarle. Chissà quanti, così, si pagano la spesa ogni giorno!
Questa usanza è tipica dei Paesi del Nord Europa, ma non capisco perché non possa diffondersi pure in Italia. Sarebbe un incentivo a praticare la raccolta differenziata e un metodo per sensibilizzare l'opinione pubblica all'arte del riciclo.
Oltre a tutto ciò, non posso fare a meno di sottolineare che tanti tedeschi consumano cibo biologico. Ormai, anche in Italia, sono numerosi i supermercati bio e sta prendendo sempre più piede la cultura del biologico. Tuttavia, a differenza dell'Italia, qui, quasi nessuno adopera buste della spesa in plastica. Nei supermercati biologici vendono solo buste in carta riciclabile ma io vedo che la maggior parte delle persone va a far la spesa con delle borse di tela, a forma di cestino, peraltro molto graziose, e certamente non inquinanti.
Forse l'unica nota stonata, di cui mi sono accorta, con mio grande stupore, è che non tutti i padroni di cani raccolgono gli escrementi per strada, nonostante le "dog waste stations" attrezzate con guanti, sacchetti neri e cestini, situate in tanti punti della città.
A proposito di cultura ecologista, durante una delle mie passeggiate lungo la riva del Reno, la mia attenzione è stata catturata da alcune insolite aiuole. Pertanto, incuriosita mi sono avvicinata e ho compreso che si trattava di speciali espositori che promuovono il riciclo di vari materiali. Diverse aziende tedesche riciclano giornalmente gomma, plastica, vetro, mattoni e persino fili elettrici. In questi espositori vengono mostrati con foto e illustrazioni i vari processi di raccolta, smaltimento dei rifiuti e di riutilizzo della materia che invece di essere scartata riprende vita, a vantaggio dell'ambiente e anche dell'azienda, grazie al risparmio ottenuto nel processo produttivo.
 

 

Vedendo tutto ciò, sono contenta di abitare in un Paese "umweltfreundlich", ed io, dal canto mio, mi impegno quotidianamente a contribuire alla causa ecologista.
Da questo modello ambientalista tedesco, traggo un insegnamento, valevole per tutti i popoli: se non vogliamo estinguerci dobbiamo prenderci cura della Terra, cominciando da ciascuno di noi, nel nostro piccolo, attraverso semplici accorgimenti che sommati a quelli degli altri apportano grandi benefici. Sempre attuale è la lezione del filosofo spagnolo José Ortega Y Gasset, quando saggiamente affermava: "Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest'ultimo non preservo me stesso". È questo il punto di partenza per mettere in pratica comportamenti ecologisti perché è sempre l'egoismo che genera indifferenza per ciò che ci sta intorno, illudendoci che non sia un problema nostro. Invece il problema è nostro e come! Svegliamoci dal letargo, lasciamo la macchina in garage e incominciamo ad andare a piedi, così oltre all'ambiente ci ringrazierà anche la linea!!!

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