Alla scoperta di Koblenz (seconda parte)

Dopo essermi ristorata, su una bella panchina del parco dello Kurfürstliches Schloss, mi rimetto in cammino alla scoperta di Koblenz.
Però, prima di lasciare il Palazzo del Principe Elettore, attraverso il piano terra dello stesso ed esco dal lato opposto, dove non resisto e mi fermo a scattare altre foto. Infatti, la mia attenzione è catturata dallo Spielplatz, cioè il parco giochi dei bambini, posto all'interno del giardino dello stesso Palazzo. Non posso fare a meno di paragonarlo con quello italiano. Già, perché, questo parco giochi è veramente molto moderno. Complimenti! Mi piace tanto, nonostante mi sorga spontanea una domanda: ma come si gioca con quei cosi? Boh, tanto io non ci devo giocare! Bello si, però, io un'altalena gliela avrei messa!!!
Mentre, alla mia destra osservo stupita questo bizzarro e futurista (almeno per me) parcogiochi per bambini, alla mia sinistra, noto un'area per ragazzini più grandi, dove fare salti e acrobazie con pattini e skateboard! Ma che meraviglia, penso io, i tedeschi accontentano proprio tutti!!!






A questo punto, decido di lasciare quell'oasi di civiltà, per proseguire la mia passeggiata alla volta del punto più caratteristico e turisco di Koblenz: il "Deutsches Eck", ossia l'angolo tedesco, il luogo dove la Mosella e il Reno confluiscono, formando un angolo retto, da cui deriva il nome.
Giunta al Deutsches Eck, salgo immediatamente sul monumento dedicato all'imperatore Guglielmo I, per ammirare dall'alto la confluenza dei due fiumi. Bellissima sensazione, ne resto affascinata perché sembra di stare sulla prua di una grande nave! Da questo punto, si vede bene la Fortezza di Ehrenbreitstein, sul promontorio a destra, dalla parte del Reno, mentre sulla sinistra, si apre la vista sulla città di Koblenz e sulla Mosella.
La statua equestre di Guglielmo I, alta 14 metri, opera dell'artista Bruno Schmitz, venne edificata alla fine dell'800, in omaggio all'imperatore tanto amato che aveva contribuito all'unificazione della Germania. Nel corso della seconda guerra mondiale, il monumento fu distrutto dai bombardamenti statunitensi. Solo nel 1993, tre anni dopo la riunificazione della Germania, la statua venne ricostruita grazie ad una colletta pubblica e ad aiuti da parte di privati. Segnalo che, anche la suddetta statua equestre, dal 2002, rientra nel Patrimonio culturale dell'UNESCO.




 

A mio parere, il Deutsches Eck è il punto più bello e interessante di Koblenz, sia per un motivo geografico, dato che da esso si può ammirare un evento naturale particolare, come quello della confluenza di due grandi fiumi europei, sia da un punto di vista storico, per la presenza della possente statua di Guglielmo I, che ci ricorda la magnificenza, l'autorevolezza e il prestigio della nazione più potente d'Europa.
L'impressione che mi ha fatto è stata proprio questa, stare là sotto e guardare dal basso verso l'alto quella statua così grande e massiccia, mi ha messo un po' di soggezione e suscitato timore reverenziale nei confronti del Paese che mi ospita. Ed in effetti, sembra quasi, che sia stata messa lì apposta per intimimidire i turisti di passaggio! Certo che no, i tedeschi l'hanno voluta ricostruire, in epoca moderna, come simbolo di un'unità nazionale, tanto sudata!
Ma, quando si parla di unità nazionale, mi viene naturale, allargare lo sguardo oltre i confini nazionali, all'Unione Europea. Sarà perché ho studiato a lungo il diritto dell'Unione europea, sarà perché oggi, più di ieri, mi sento cittadina europea, io spero che tutti i Paesi europei, dopo aver trovato l'unità nazionale, finalmente lavorino e si impegnino seriamente per realizzare l'Unione europea, non solo economica e monetaria.
E concludo la mia riflessione di oggi, condividendo il pensiero di uno dei padri dell'UE, Jean Monnet: "Quello che bisogna cercare, è una fusione di interessi dei popoli europei e non solamente il mantenimento dell'equilibrio di questi interessi".







Commenti

Post più popolari